La bellezza sopita di un vecchio casale riaffiora tra le colline cortonesi, nell’antica terra etrusca tra Arezzo e Siena. Nei primi anni Novanta il fabbricato era stato oggetto di un intervento poco attento che ne aveva svilito l’essenza.
La nuova ristrutturazione ha fatto sbocciare il potenziale inespresso e dato nuova luce all’anima più autentica, grazie a un lavoro rispettoso, mirato a creare una sottile tensione tra le parti originali e quelle che sono state aggiunte.
La firma del progetto è di Arcostudios, di Barrie Briscoe e Matteo Fiorucci, realtà che opera in prevalenza nel campo del recupero architettonico, dell’architettura sostenibile e della bioarchitettura. Un’attitudine fondata sulla consapevolezza di come l’ambiente possa influenzare e migliorare profondamente la qualità della nostra vita, combinando l’attenzione per il patrimonio con nuovi spunti di design, tra innovazione e eco-compatibilità.
Con la sua atmosfera chiaroscurale, la cucina si rivela coerente all'intero contesto abitativo, affinealla palette di texture che ha delineato la progettazione degli interni. Alle facili assonanze e’ stato preferito un equilibrio precario e tuttavia bilanciato tra dicotomie: morbido e rigido, lucido e opaco, liscio e ruvido dettano una seducente partitura di contraltari.
Il fondale della stanza, con la pietra a vista scialbata a calce, è irregolare, pastoso, l’acciaio è invece netto, tagliente. Il blocco principale si sviluppa linearmente per tutta la parete. Lungo il top in acciaio naturale si susseguono la zona lavaggio, il piano cottura, con l’imponente e monolitica cappa custom che evoca i grandi camini di una volta, e infine la colonna forno. La grande isola rettangolare domina la stanza. Il top a sbalzo esalta la magnifica vitalità del legno antico, sporgendo dal lato lungo per alloggiare sgabelli e creare un comodo snackbar. La base con casse in acciaio naturale ospita vani contenitivi e cassetti. La personalizzazione del disegno è suggellata dalla finitura vintage dei frontali, ottenuta seguendo una particolare lavorazione che lascia la materia libera di arricchirsi di sfumature uniche e acquisire una propria verità.Un procedimento che valorizza la componente aleatoria, per celebrare l’imponderabilità della natura.
Il fondale della stanza, con la pietra a vista scialbata a calce, è irregolare, pastoso, l’acciaio è invece netto, tagliente. Il blocco principale si sviluppa linearmente per tutta la parete. Lungo il top in acciaio naturale si susseguono la zona lavaggio, il piano cottura, con l’imponente e monolitica cappa custom che evoca i grandi camini di una volta, e infine la colonna forno. La grande isola rettangolare domina la stanza. Il top a sbalzo esalta la magnifica vitalità del legno antico, sporgendo dal lato lungo per alloggiare sgabelli e creare un comodo snackbar. La base con casse in acciaio naturale ospita vani contenitivi e cassetti. La personalizzazione del disegno è suggellata dalla finitura vintage dei frontali, ottenuta seguendo una particolare lavorazione che lascia la materia libera di arricchirsi di sfumature uniche e acquisire una propria verità.Un procedimento che valorizza la componente aleatoria, per celebrare l’imponderabilità della natura.
Con Officine Fanesi c’è una vicinanza culturale e una personale sintonia.